Dannazione. Lovoterapia.
In questi tanti anni che non ci sentiamo ho pure compiuto 30 anni. Il che mi solletica di vergogna quando leggo i vecchi post. Quanto tempo dedicato alla cura del catalogo mentale degli attori, dei film e delle serie TV.
Non posso fare a meno di ricordare con affetto quei giorni in cui c'era tempo per pensare.
Ora è diverso: lavoro, casa, uomo, qualche sfogo tra palestra e amici. E' tutto cambiato e sento che ogni momento trascorso in casa non è veramente mio.
Proprio adesso sto guardando il film 'Noi Siamo Tutto' in cui una neo18enne gravemente immunodepressa preferisce rischiare la vita uscendo di casa e incontrando un ragazzo appena incontrato e di cui innamorata. Un giorno d'amore al prezzo della vita?
Stay tuned!
In un recente studio, Andrew G. Parsons e colleghi della Auckland University of Technology, in Nuova Zelanda, hanno esaminato che tipo di regali le persone preferiscono ricevere e in particolare da chi li preferiscono ricevere, sottoponendo a circa 250 soggetti una serie di questionari sulla loro recente esperienza in merito a regali ricevuti.
Lo studio intendeva stabilire il livello di benefici funzionali, simbolici ed emotivi associati a ciascun dono. I doni simbolici sono stati suddivisi in diverse categorie: alla moda, esclusivo, di marca, tradizionale, riconosciuto, conservatore e prestigioso. I benefici emotivi erano suddivisi in divertenti, insoliti ed eccitanti, mentre quelli funzionali erano utili o, appunto, funzionali.
Si è così riscontrato che, dal punto di vista del ricevente, i benefici di un dono dipendono dalla sua relazione con il donatore. Quando il donatore era un amico o uno stretto familiare, i partecipanti dimostravano una marcata preferenza per doni con benefici simbolici e funzionali rispetto a quelli emozionali. In effetti, quanto più erano vicini al donatore, tanto più sembravano preferire doni con benefici simbolici. Se, d'altra parte, i partecipanti erano vicini al donatore ma non avevano loro notizie da molto tempo, preferivano i regali funzionali.

I risultati di questo studio si ricollegano a quelli di uno studio di qualche anno fa, in cui Liao et al. (2006) non hanno interrogato i volontari sulle loro esperienze passate ma hanno presentato a ciascuno dei 356 partecipati allo studio otto scenari, sui quali poi sono state poste delle domande. In questo caso, i doni offertida un gruppo di persone avevano una maggiore probabilità di produrre una risposta positiva rispetto a un dono di pari valore dato da un individuo. Chi riceve il regalo, in sostanza considera il dono di un singolo individuo come un beneficio singolo, mentre un dono ricevuto da più persone rappresenta un beneficio molteplice poiché è frutto cumulativo dei contributi di diversi individui. Lo stesso studio aveva inoltre analizzato la reazione di chi riceve un regalo di gruppo come funzione della relazione donatore-ricevente, rilevando che acquisisce un valore maggiore quando è offerto da un gruppo di amici prossimi o membri della famiglia rispetto a un analogo dono di parenti distanti e conoscenti.
Secondo Liao e colleghi, inoltre occorrerebbe evitare di dare regali in denaro a parenti o amici stretti, indipendentemente dal fatto che il dono sia dato da un gruppo o da un singolo individuo, poiché non sono accolti con favore. I regali in denaro di individui distanti ottenevano invece una reazione più positiva quando provenivano da un gruppo di persone che quando provenivano da un singolo, poiché il regalo comune tendeva a mitigare qualunque sentimento di disagio da parte del ricevente.