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domenica 25 dicembre 2011

Il regalo perfetto dipende dal donatore!

In pieno clima natalizio, ho deciso di condividere con voi questo interessante articolo che ha pubblicato due giorni fa Le Scienze.

Due studi hanno indagato in che modo la reazione a un dono ricevuto dipenda dalla relazione tra donatore e ricevente: se si tratta di una parentela o un'amicizia stretta, i più graditi sono i regali con un alto valore simbolico. Se il legame non è stretto, vengono apprezzati maggiormente i regali funzionali, e non bisognerebbe mai regalare denaro a parenti o cari amici (red)

“Basta il pensiero”, si dice spesso dei regali natalizi. Ma qual è veramente il pensiero che sta dietro un dono? Due diversi studi, pubblicati rispettivamente sull'International Journal of Sociology and Social Policy esul Journal of American Academy of Business, hanno cercato di chiarire in che modo le tipologie di regali di Natale siano correlate al legame tra donatore e ricevente.

In un recente studio, Andrew G. Parsons e colleghi della Auckland University of Technology, in Nuova Zelanda, hanno esaminato che tipo di regali le persone preferiscono ricevere e in particolare da chi li preferiscono ricevere, sottoponendo a circa 250 soggetti una serie di questionari sulla loro recente esperienza in merito a regali ricevuti.

Lo studio intendeva stabilire il livello di benefici funzionali, simbolici ed emotivi associati a ciascun dono. I doni simbolici sono stati suddivisi in diverse categorie: alla moda, esclusivo, di marca, tradizionale, riconosciuto, conservatore e prestigioso. I benefici emotivi erano suddivisi in divertenti, insoliti ed eccitanti, mentre quelli funzionali erano utili o, appunto, funzionali.

Si è così riscontrato che, dal punto di vista del ricevente, i benefici di un dono dipendono dalla sua relazione con il donatore. Quando il donatore era un amico o uno stretto familiare, i partecipanti dimostravano una marcata preferenza per doni con benefici simbolici e funzionali rispetto a quelli emozionali. In effetti, quanto più erano vicini al donatore, tanto più sembravano preferire doni con benefici simbolici. Se, d'altra parte, i partecipanti erano vicini al donatore ma non avevano loro notizie da molto tempo, preferivano i regali funzionali.
Il regalo perfetto? Dipende dal donatore
© Kate Kunz/Corbis


I risultati di questo studio si ricollegano a quelli di uno studio di qualche anno fa, in cui Liao et al. (2006) non hanno interrogato i volontari sulle loro esperienze passate ma hanno presentato a ciascuno dei 356 partecipati allo studio otto scenari, sui quali poi sono state poste delle domande. In questo caso, i doni offertida un gruppo di persone avevano una maggiore probabilità di produrre una risposta positiva rispetto a un dono di pari valore dato da un individuo. Chi riceve il regalo, in sostanza considera il dono di un singolo individuo come un beneficio singolo, mentre un dono ricevuto da più persone rappresenta un beneficio molteplice poiché è frutto cumulativo dei contributi di diversi individui. Lo stesso studio aveva inoltre analizzato la reazione di chi riceve un regalo di gruppo come funzione della relazione donatore-ricevente, rilevando che acquisisce un valore maggiore quando è offerto da un gruppo di amici prossimi o membri della famiglia rispetto a un analogo dono di parenti distanti e conoscenti.

Secondo Liao e colleghi, inoltre occorrerebbe evitare di dare regali in denaro a parenti o amici stretti, indipendentemente dal fatto che il dono sia dato da un gruppo o da un singolo individuo, poiché non sono accolti con favore. I regali in denaro di individui distanti ottenevano invece una reazione più positiva quando provenivano da un gruppo di persone che quando provenivano da un singolo, poiché il regalo comune tendeva a mitigare qualunque sentimento di disagio da parte del ricevente.


Source: Le Scienze

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